Oggi parliamo di soffici biscotti dolci, dalla forma allungata e angoli arrotondati, morbidi e incredibilmente leggeri. Tra gli ingredienti principali di grandi classici come il tiramisù o la zuppa inglese. Piccole delizie che hanno raggiunto tutta Italia e il mondo intero, a partire da quel loro invidiabile profumo tipico dei dolci semplici, che richiedono pochi ingredienti: uova fresche, zucchero, farina… Avete già capito, no? Signore e signori, è tempo di Savoiardi Sardi.
Una specialità che ha presto conquistato, regione dopo regione, uno spazio importante nel mondo dolciario nostrano. Prestofatti in Molise, Raffiolini in Sicilia, Pistoccus o Bistoccu (come li chiamiamo noi) in Sardegna. Chiamateli come volete, ma sono davvero irresistibili.
Cosa li rende tali? Qual è la loro origine e come prepararli in casa?
Scopriamolo subito.
Biscotto Savoiardo: un tour per l’Italia, a partire dalle origini
I biscotti savoiardi, o biscotti Savoia, nascono nel tardo Medioevo, precisamente nel 1348, grazie all’idea di un pasticcere della corte di Amedeo VI di Savoia, che decise di servirli ad un pranzo organizzato in onore dei reali di Francia, ospiti della corte stessa. Un successo quasi istantaneo, tanto da diventare, da lì in poi, i biscotti preferiti della Reale Casa.
Di origini piemontesi, dunque, ben presto i savoiardi arrivano in tutte le aree di influenza dei Savoia, passando di corte in corte, in Italia e all’Estero. In Francia, ad esempio, la ricetta è addirittura citata nel “Grand Dictionnair de Cuisin” di Alexander Dumas del 1873.
In Italia, invece, sono diffusi principalmente in:
- Piemonte e Molise, in cui sono attestati ufficialmente come prodotto agroalimentare tradizionale della regione;
- Sicilia, dove la ricetta è stata reinterpretata nel tempo, in particolare a Caltanissetta, prendendo il nome di Raffiolini;
- E ovviamente nella nostra Sardegna dove, storicamente, era tradizione produrli in casa. Spesso con il nome di Pistoccus de caffè o Bistoccu, i savoiardi sardi sono leggermente più grossi e di forma meno regolare. Morbidissimi, hanno il classico profumo di quei dolci semplici e genuini, fatti con pochi ingredienti ma sempre freschissimi.
Insomma, da nord a sud, una cosa è certa: il savoiardo è davvero ottimo se intinto nel latte o nel caffè e, grazie alla sua caratteristica spumosa, è diventato essenziale per preparare i più celebri dolci a cucchiaio, proprio perché riesce a ricreare un connubio insuperabile con qualsiasi crema.
Se adesso non vedete l’ora di prepararli in casa, andiamo ora a scoprire la ricetta.
Ricetta dei Savoiardi Sardi
Ingredienti per circa 12 savoiardi
- Uova Fresche 2
- Farina 00 50g
- Zucchero 50g
- Sale un pizzico
- Vanillina una bustina
- Zucchero a velo 2 cucchiai
Preparazione
Pariamo subito. Metti lo zucchero e le uova in una ciotola bella capiente, insieme ad un pizzico di sale. Utilizzando le fruste, monta il composto fino ad ottenere una crema chiarissima e spumosa. Fai particolare attenzione a questo passaggio, dato che si rivelerà fondamentale per la buona riuscita dei savoiardi. Se le uova non sono ben montate, infatti, i biscotti non manterranno la giusta forma e non saranno affatto soffici.
Detto questo, una volta montate le uova, aggiungi la farina setacciandola pian piano, prima di mescolare il tutto con una spatola dal basso verso l’alto. Mi raccomando, il composto non si deve smontare.
A questo punto, assicurati di preriscaldare il forno a 180°C e prepara la teglia con un foglio di carta forno antiaderente. Trasferisci l’impasto dei savoiardi sardi in una sac à poche con il beccuccio largo e forma dei bastoncini lunghi circa 7-8 cm. In mancanza di sacca da pasticcere, potrai utilizzare un semplice cucchiaio.
Dopodiché, cospargi i bastoncini con lo zucchero a velo e cuocili per circa 12 minuti, fino a quando il bordo comincerà a colorarsi. Lasciali intiepidire e infine trasferiscili su una griglia per farli raffreddare definitivamente. Un attimo di pazienza e il gioco è fatto: buon appetito!
Savoiardo tradizionale Sardo Battacone, eccellenza isolana
I savoiardi sono uno dei dolci tradizionali sardi per eccellenza, protagonisti non soltanto di una prelibatezza incredibile, ma di un racconto che narra antichissime tradizioni e sapienti mani di esperti pasticceri. Quelli firmati Battacone, sono savoiardi soffici e leggeri, dai pochi ingredienti genuini: uova fresche di CAT. A, farina di grano tenero 00, zucchero semolato. Senza conservanti e ad un basso contenuto di zuccheri e grassi.
Il Bistoccu Battacone è dunque perfetto per la prima colazione, inzuppato nel caffellatte, nel the, oppure spalmato di marmellata o crema al cioccolato. È anche ottimo come spuntino a qualsiasi ora della giornata, gustato da solo oppure accompagnato dal caffè o da liquori e vini da dessert.